Progetto prevenzione
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) una coppia su cinque scopre di avere problemi di concepimento nel momento in cui decide di avere un figlio.
L'infertilità colpisce il 20% circa delle coppie; è dovuta nel 40% dei casi a fattori maschili, nel 40% dei casi a fattori femminili, nel 20% dei casi a fattori di coppia.
Come proteggere la fertilità della coppia? Proteggendo la fertilità fin dall'adolescenza!
Il gioco dei numeri
Salve, ragazze!
Lo sapete che...
• al 4° mese di concepimento
nelle ovaie sono contenuti 6 -7 milioni di follicoli, cioè strutture che formeranno ovuli
• alla nascita
di follicoli, ne saranno contenuti 1-2 milioni
• alla prima mestruazione
i follicoli saranno ormai solo 300/400 mila Ma, nella vita di una donna ne ovuleranno solo… 500…!
• a 27-29 anni
la possibilità mensile di gravidanza è del 30%
• a 35-39 anni
la possibilità mensile di gravidanza è del 15%
• a 40 anni
la possibilità mensile di gravidanza è solo del 10%
La menopausa precoce, cioè a 45 anni di età, interessa il 10% della popolazione femminile.
L’esaurimento ovarico precoce, cioè a 40 anni di età, interessa l’1/2% della popolazione femminile.
Il fumo di sigaretta anticipa di circa 2 anni l’epoca della menopausa.
Esiste un fisiologico esaurimento delle funzionalità ovariche in ogni donna.
Salve, ragazzi!
Vi siete mai chiesti come mai le ragazze fanno regolari visite ginecologiche di prevenzione e voi no?
In realtà non fate prevenzione perché nel nostro paese non esiste ancora questa cultura.
È invece importante che sappiate che tante patologie maschili, se diagnosticate precocemente, possono essere curate senza lasciare nessun problema.
• a 15-16 anni
Il varicocele testicolare (vene varicose del testicolo) può manifestarsi molto precocemente, ed è una delle cause più comuni di infertilità maschile nell’uomo adulto se non è trattato nel suo insorgere.
• fra i 17 e i 30 anni
Il tumore testicolare purtroppo è uno dei tumori più frequenti in questa fascia di età ma, se diagnosticato precocemente, potrà essere completamente curato.
• nel corso della vita
È giusto che sappiate che il fumo di sigaretta può causare disturbi dell’erezione e ipofertilità e che anche l’alcool, benché possa aumentare il desiderio sessuale, può diminuire la capacità erettile. La marijuana, la cocaina, gli anfetamino simili all’ecstasy, l’lSD, gli oppiacei e gli oppioidi, assunti cronicamente, determinano la diminuzione della libido e della funzione erettile. L’obesità duplica il rischio di disturbi dell’erezione come anche la sedentarietà.
Inizia anche tu a fare prevenzione per i tuoi genitali.
Esegui regolarmente ogni 2 anni una visita andrologica o urologica.
Neoplasie e Fertilità
un tema da affrontare insieme
I recenti progressi compiuti nel campo della medicina oncologica hanno allungato l’aspettativa di vita di coloro che si trovano a combattere il tumore e sempre più persone possono oggi dire di essere guarite da tumore.
I trattamenti antitumorali, come chemioterapia e radioterapia, però possono compromettere la salute riproduttiva di giovani donne e uomini. Da qui il nostro impegno alla corretta informazione circa le tecniche volte alla preservazione della fertilità.
10 domande per capire il tumore
Che cos’è la consulenza genetica?
Quando è utile la consulenza genetica?
I tumori sono malattie ereditarie?
- tumore “sporadico” se c’è un caso isolato in una famiglia e non ci sono elementi sospetti che colleghino il tumore alla presenza di un fattore predisponente. In questa categoria rientra più dell’ 80% dei casi di tumore della mammella e dell’ovaio.
- tumore “familiare” se le persone affette della famiglia sono parenti stretti tra di loro (genitori, fratelli, figli)
- tumore “ereditario” se nella famiglia è stato individuata un’alterazione genetica ereditabile capace di conferire un alto rischio di tumore, anche in giovane età.
Questi tumori della mammella e/o dell’ovaio rappresentano una percentuale molto bassa (circa 5 su 100).
Comunque, poiché il tumore della mammella è una malattia frequente dopo i 50 anni, la presenza di più casi diagnostici in tale fascia di età potrebbe essere dovuta, in alcune famiglie, unicamente al caso.
Quando una persona ha ereditato un gene che la predispone all’insorgenza del tumore, la malattia si svilupperà solo se nel tempo si verificheranno altre alterazioni.
Quindi, non si eredita mai il tumore ma, eventualmente, una predisposizione al tumore.
Le forme ereditarie hanno delle caratteristiche particolari?
- più casi di tumore della mammella e dell’ovaio fra parenti stretti (genitori, fratelli, sorelle, figli);
- tumore della mammella e dell’ovaio in una stessa donna;
- tumore della mammella bilaterale;
- tumore della mammella in donne giovani (meno di 36 anni);
- tumore della mammella nei maschi.
È importante individuare i soggetti ad aumentato rischio genetico?
Inoltre, in alcuni casi, è possibile riconoscere chi non è geneticamente predisposto pur facendo parte di una famiglia in cui è presente una situazione di alto rischio genetico.
Che cos’è il test genetico BRCA1/BRCA2?
Quando è indicato eseguire un test genetico BRCA1/BRCA2?
Tuttavia, data la frequenza del tumore mammario nella popolazione generale femminile, è possibile che questi casi siano dovuti ad una aggregazione casuale o all’effetto di fattori di rischio comuni e quindi non necessariamente legati ad una predisposizione genetica.
Chi sono le persone interessate al test genetico?
Non solo, ma anche i parenti stretti (genitori, fratelli/sorelle, figli/e) di una persona malata sono potenzialmente interessate al test perché se viene identificata una mutazione è possibile eseguire la ricerca diretta di quella specifica mutazione in ciascuno di loro mediante un semplice prelievo di sangue.
Chi ha ereditato la mutazione, anche se sano, viene inserito poi in programmi di sorveglianza specifici, concepiti per le persone appartenenti a famiglie ad alto rischio di sviluppare tumore della mammella e dell’ovaio.
Chi non ha ereditato la mutazione, invece, ha un rischio paragonabile a quello delle altre donne della sua età.
Qual è la probabilità di ereditare una mutazione BRCA1/BRCA2?
Se il test genetico indica la presenza di mutazioni nei geni BRCA1/2 quali misure di prevenzione si possono seguire?
- l’utilizzo delle tecniche diagnostiche disponibili in modo personalizzato, ma ad intervalli di tempo brevi, per poter diagnosticare lesioni di dimensioni molto piccole;
- l’utilizzo della chirurgia profilattica, cioè l’asportazione del tessuto in assenza di malattia, per ridurre il rischio che la malattia trovi il suo bersaglio;
- l’utilizzo di farmaci in grado di ridurre il rischio di malattia agendo sui meccanismi molecolari coinvolti nello sviluppo della malattia stessa.
Ognuno di questi approcci presenta dei limiti e non è ancora possibile stabilire quale sia il modo più efficace per queste specifiche situazioni.
Per questo la consulenza genetica rappresenta non solo un momento di informazione ma anche la possibilità di individuare quale percorso di prevenzione può risultare più adatto in famiglie a rischio genetico.
"10 domande per capire il tumore" - autrice: Dott.ssa Rita Danesi, genetista IRST di Meldola
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